Un nuovo ingrediente per la miscelazione
Un nuovo ingrediente per la miscelazione
Nuovi ingredienti per cocktail
Prima di iniziare a lavorare come barman – quindi ti parlo letteralmente di una vita fa – andando in giro per locali la scelta era limitata a un menu tipo questo:
- Alexander
- Angelo Azzurro
- B52
- Caipirinha
- Invisibile
- Long Island
- Orca Assassina
Lo so cosa stai pensando e probabilmente non c’è bisogno che aggiunga altro…
Qualsiasi cosa era meglio di un’ ORCA ASSASSINA, una brodaglia con 4 bianchi, Kahlua e Batida De Coco..! Mamma mia, solo a ripensarci mi viene la nausea! (((
Ovviamente non tutti gli inglesi avevano ben chiaro questo concetto, ma almeno si rovinavano il fegato meglio di tanti altri popoli come ad esempio il nostro.
Tornato in Italia dalla mia avventura Oltremanica il panorama del bere miscelato era rimasto più o meno lo stesso, ed è sempre in quel contesto che ho aperto i miei primi due locali.
Se ovunque andavi si beveva da schifo, la cosa più logica da fare mi è sembrata puntare su Menu originali i cui drink potessero essere visti come un sostituto del vino, piuttosto che come un’arma di distruzione di neuroni, e penso che il messaggio sia arrivato al pubblico visto che qualche anno dopo siamo stati votati come 5° cocktail bar d’Italia dal noto portale 2night.
Nell’ultimo locale che ho avuto invece abbiamo introdotto il concetto di mixogastronomia, un posto in cui i piatti della cucina avevano uno specifico cocktail di accompagnamento fino a creare dei veri e propri “percorsi” che andavano dall’antipasto fino al dessert.
Affinché gli abbinamenti fossero davvero efficaci nell’integrazione con le proprietà organolettiche del rispettivo piatto, i drink erano davvero molto, molto elaborati. Senza dubbio lo erano più di un Angelo Azzurro e quella roba lì.
Ai tempi i cocktail che uscivano dal nostro bar sembravano super avanzati, ma ecco che a distanza di pochi anni ciò che insegniamo nelle stesse aule di MIXOLOGY Academy è andato ancora più avanti.
Quando mi capita di fare una capatina ai corsi vintage, a quelli di molecolare o di advanced mixology, resto sempre basito dalla bellezza di ciò che vedo. A volte mi sento come uno di quei signori anziani che erano abituati a comunicare con le lettere o il telefono fisso e che si ritrovano a guardare esterrefatti il nipotino durante una videochiamata dal loro smartphone.
Il mondo è andato avanti e non sembra assolutamente intenzionato a fermarsi, soprattutto nell’ambito della mixology.
Tra tutti i nostri corsi di miscelazione avanzata, tuttavia, ce n’è uno che è ancora più futuristico e affascinante degli altri.
Con i nostri Trainer infatti abbiamo deciso di studiare l’uso di un nuovo ingrediente per la creazione di cocktail, uno di quelli che per i professionisti del nostro settore sono da sempre considerati un tabù.
Ti sto parlando del vino, da una vita concorrente della mixology e dal prossimo 10 e 12 Giugno parte integrante di essa.
Il nostro Angelo Pinelli e il suo collega bartender Emiliano Codamo hanno scoperto infatti che il vino può essere utilizzato come base delle preparazioni home made per ottenere:
- Sciroppi
- Riduzioni
- Vini Aromatizzati
- Vermouth
fatti in casa, e da questo stesso ingrediente si possono ricavare dei cocktail di nuova generazione come:
- Cocktail Low Alcohol
- Twist on Classics
- Signature Drinks
- Cocktail con il Vino in sostituzione di Vermouth, Porto, Sherry, Madeira
Magari fra qualche anno il programma del nuovo Mastermind che abbiamo creato per questo 10 Giugno e 12 Giugno, rispettivamente a Roma e Milano, sarà una cosa banale e scontata, ma se tu apprenderai QUELLE informazioni e tecniche tra qualche anno, allora sarai un professionista banale e scontato anche tu.
E tu non sei e non vuoi diventare banale e scontato, perché se hai scelto la nostra Accademia significa che anche tu miri a migliorarti sempre e costantemente.
Allora, se non mi sono sbagliato su di te, vuol dire che conosci l’importanza di aggiornarsi sempre.
Come minimo ti direi… Una volta ogni 6 mesi! 🙂
Non si tratta semplicemente di cercare nuovi ingredienti per cocktail, ma è una cosa che va decisamente oltre. Meno di quello, obiettivamente parlando, vuol dire che non stai più investendo su te stesso e che ti stai accontentando di ciò che hai raggiunto, senza alcun desiderio di puntare un po’ più in alto.
Se invece vuoi alzare ulteriormente l’asticella, tutto quello che devi fare per stare un passo avanti rispetto alla concorrenza è cliccare sul link qui sotto e prenotare un posto al prossimo Mixology Mastermind che si terrà sia nella sede di Roma che nell’Accademia di Milano, rispettivamente il 10 e il 12 Giugno.
>> Clicca Qui: http://bit.ly/Mixology_ Mastermind
Il valore del Mastermind è di 79€, ma come nostro studente per te il prezzo è di soli 69€. Se invece hai un Abbonamento Annuale valido, allora il corso Mixology Mastermind ti costerà ancora meno: solo 59€ invece di 79€!
Per scoprire il programma e prenotare un posto (compilando il form di contatto in fondo alla pagina), segui il link qui sotto:
>> Clicca Qui: http://bit.ly/Mixology_ Mastermind
Crescere e aiutare gli altri a crescere, come minimo ogni 6 mesi!
Ilias
Fondatore di MIXOLOGY Academy
PS Se stai cercando nuovi ingredienti per cocktail e pensi che il vino non possa essere in alcun modo uno di questi, scrivilo nei commenti! Chissà che non ne esca fuori un bel dibattito! 🙂
Commenti
VUOI FORMARTI PER DIVENTARE UN BARTENDER DI SUCCESSO?