Da studente universitario a Barman in Australia: la storia di Leonardo

barman in australia

Da studente universitario a Barman in Australia

La storia di Leonardo

Leonardo è un ragazzo molto giovane, con tanti sogni e il pallino costante di viaggiare.

Nella vita ha avuto tante esperienze, ma l’ha sempre accompagnato un’idea fissa: fare un’esperienza all’estero e nello specifico, in Australia.

Leonardo ha iniziato l’università a Milano e mentre studiava e superava esami, prende sempre più piede in lui il pensiero di andarsene e alla fine prende una decisione importante: intraprendere la strada che lo avrebbe portato a lavorare viaggiando.

La professione da barman è sempre una certezza quando si decide di partire per un’esperienza all’estero, non solo perché è facilmente esportabile in tutto il mondo, con la certezza – tra l’altro – di esportare l’eccellenza italiana, ma anche perché i barman all’estero hanno stipendi molto più alti rispetto ai nostri.

Quindi, carico e pieno di entusiasmo, nel 2019, Leonardo varca le porte della MIXOLOGY Academy decidendo di seguire 2 percorsi paralleli: uno nella miscelazione e uno nella caffetteria, in modo da avere una formazione completa e facilmente spendibile in qualsiasi tipo di locale.

Una volta completata la sua formazione e aver acquisito un bel bagaglio di competenze (e di attestati), Leonardo decide che è il momento di partire e come tutte le scelte fatte di pancia, nemmeno lui ha bisogno di troppi piani o pensieri.

L’Australia lo aspetta e lui parte da solo e senza alcun contatto sul posto, lo fa per mettersi alla prova, superare i suoi limiti e crescere.

Con una valigia piena di sogni da realizzare e di attestati ottenuti alla MIXOLOGY Academy, Leonardo arriva a Melbourne e prende una stanza in un ostello, iniziando a esplorare la città, conoscere gente e individuare i locali più papabili in cui lavorare.

E infatti, dopo appena due settimane, trova già il suo primo lavoro – in un rooftop bar – e una stanza in affitto in centro.

Penso sia veramente incredibile come spesso passiamo la vita a pensare a quanto è difficile fare qualcosa e magari finiamo addirittura per non farla, per paura. Quelle volte in cui troviamo il coraggio per buttarci, ci accorgiamo di quanto era tutto più semplice rispetto a come lo avevamo immaginato.

Per Leonardo è stata la stessa cosa e alla mia domanda “è stato difficile trovare lavoro?”, mi ha risposto:

“A me piace gironzolare da solo per locali, lo faccio in ogni città, e quello che è successo a Melbourne è che mi sono scelto qualche locale, sono diventato un habitué, ho fatto amicizia con camerieri e barman e dopo un po’ ho chiesto se cercassero personale. Il risultato? La maggior parte delle volte mi hanno proposto un lavoro il giorno stesso!”  

Il metodo di Leonardo non fa una piega e dovresti assolutamente prenderlo da esempio per una semplice ragione: ti permette di scegliere il locale in cui lavorare e non di accettare l’unica cosa che arriva.

Quanto guadagna un barman in Australia

E proprio con questo potere lui ha scelto il locale che gli offriva di più, tra quelli che aveva già selezionato, portandosi a casa 30 dollari l’ora nei giorni feriali e 40 dollari all’ora nel week end.

I pagamenti in Australia, così come in molti altri paesi, sono settimanali e questo – secondo Leonardo – permette di imparare a gestire i soldi in una maniera più intelligente e lungimirante, infatti mi ha raccontato che pagando 1000 dollari di affitto, poteva comunque permettersi una vita agiata e allo stesso tempo di mettere da parte un tesoretto ogni mese.

Mica male, no?

Soprattutto da quando ha iniziato a spostarsi nelle zone remote, con paesini da 1500/2000 abitanti, dove oltre allo stipendio, gli davano anche vitto e alloggio.

“lavoravo 50 ore alla settimana, ma senza ammazzarmi e soprattutto mettendomi da parte quasi tutto lo stipendio!”

Penso sia veramente incredibile come spesso passiamo la vita a pensare a quanto è difficile fare qualcosa e magari finiamo addirittura per non farla, per paura. Quelle volte in cui troviamo il coraggio per buttarci, ci accorgiamo di quanto era tutto più semplice rispetto a come lo avevamo immaginato.

Per Leonardo è stata la stessa cosa e alla mia domanda “è stato difficile trovare lavoro?”, mi ha risposto:

“A me piace gironzolare da solo per locali, lo faccio in ogni città, e quello che è successo a Melbourne è che mi sono scelto qualche locale, sono diventato un habitué, ho fatto amicizia con camerieri e barman e dopo un po’ ho chiesto se cercassero personale. Il risultato? La maggior parte delle volte mi hanno proposto un lavoro il giorno stesso!”  

Il metodo di Leonardo non fa una piega e dovresti assolutamente prenderlo da esempio per una semplice ragione: ti permette di scegliere il locale in cui lavorare e non di accettare l’unica cosa che arriva.

In Australia il covid ha dato una mano agli expat, per quanto possa sembrarti strano..!

La pandemia ha cambiato tante regole nel mondo e per molti è
stato un periodo nero, ma a me piace vedere sempre il bicchiere mezzo pieno. E
i barman con il sogno di spostarsi all’estero oggi, nell’epoca post covid,
trovano molte più porte aperte e possibilità.

Tutti gli stravolgimenti che ci sono stati nel 2020-21 e che hanno portato tanti stranieri a lasciare il paese in cui si trovavano per tornare a casa loro, infatti, hanno portato a triplicare la richiesta di personale in ambito horeca e i locali sono così disperati nella ricerca che è anche molto facile contrattare per strappare una paga migliore di quella offerta inizialmente.

Nel caso specifico dell’Australia poi Leonardo mi ha raccontato che gli standard di qualità sono molto alti, ma ovunque sia andato, ha trovato persone gentili e pronte a colmare le eventuali lacune dei dipendenti.

“La loro mentalità è quella di farti crescere perché capiscono che i dipendenti sono il valore aggiunto di ogni attività. La formazione con cui sono arrivato io in Australia era altissima, ma penso che anche per qualcuno con meno competenze non sarebbe un problema trovare lavoro, magari partendo da una paga leggermente inferiore!”

Se vuoi, puoi ascoltare questa e molte altre dichiarazioni di Leonardo sulla sua esperienza di lavoro in Australia nella video intervista che mi ha rilasciato qualche tempo fa.

GUARDA IL VIDEO

Insomma l’Australia sembra una meta molto interessante per i bartender, tutto quello che occorre è il coraggio e una buona conoscenza dell’inglese.

Lavorare dietro ad un bancone Australiano senza spiccicare qualche parola infatti, è veramente impossibile, visto anche l’accento poco comprensibile e completamente diverso rispetto al british o all’americano.

Tutto quello che devi fare per partire è:

    1. prepararti da un punto di vista tecnico, ottenendo più attestati possibili che certifichino la tua professionalità come bartender

    1.  farti trovare pronto anche linguisticamente, per essere assunto più facilmente e nel ruolo che ti spetta

Per prepararti in entrambi gli ambiti ora ci pensa MIXOLOGY Academy, e per la lingua voglio rassicurarti.

Non sarà necessario seguire uno di quei corsi noiosissimi, pieni di grammatica e frasi fatte completamente inutili, quelle puoi impararle anche una volta arrivato sul posto; sarà un corso che ti insegna l’inglese “da bar” (qui trovi maggiori informazioni), quello cioè che ti permetterà di capire e farti capire dai clienti, senza trovarti a fare la figura del pesce ed essere sbattuto a fare il barback a metà della paga rispetto a barman meno preparati di te!

Chiedi informazioni su Shake Your English, il primo corso di inglese per barman di MIXOLOGY Academy, grazie al quale avrai la certezza di essere pronto e sciolto nella comunicazione, oltre che completo da un punto di vista tecnico.

Serve altro? Io non credo.

Prendi coraggio e fai il salto bartender, il successo ti aspetta!

“Crescere e aiutare gli altri a crescere, sempre.”

Ilias Contreas

PS: Qui invece ti lascio la nostra Guida completa sul Lavoro in Australia! Corri a leggerla qui!

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