Colloquio di lavoro: scopri come superarlo in 5 passi

Come affrontare e superare un colloquio di lavoro

Colloquio di lavoro: scopri come superarlo in 5 passi

Negli ultimi mesi ti ho parlato di tutti i paesi in cui potresti andare a cominciare una nuova vita come bartender, e spero che l’idea di mollare tutto e partire ora ti sembri meno impossibile. Ammesso che sia quello che vorresti fare, è ovvio!

Ti ho suggerito alcune località in Europa per fare una prima esperienza e per rimanere vicino a casa, ma ho anche citato delle mete oltreoceano dove metterti veramente in gioco e vivere la vita dei tuoi sogni.

Ti ho raccontato come sarebbe la tua carriera come bartender in un paese diverso dall’Italia, come imparare una lingua straniera velocemente e come trovare casa, delle raccolte delle mie esperienze personali e di quelle vissute dai nostri studenti.

Quello che non ho fatto, però, è darti dei consigli pratici su come superare un colloquio di lavoro all’estero.

Mea culpa!

Probabilmente avrai già visto il nostro Master sul Lavoro, gratuito per tutti i nostri corsisti, ma io voglio anche parlarti in maniera specifica degli errori da non fare, delle domande che potrebbero rivolgerti, e dei 5 passi per superare un colloquio di lavoro da barman.

Innanzitutto si possono verificare due possibilità:

    1. Fai il colloquio dall’Italia e quindi via Skype, Zoom o una delle app che permettono di fare videochiamate online;

    1. Fai il colloquio sul posto, se hai deciso di non cercarti un locale a distanza prima di partire, mandando il tuo Curriculum in giro solo dopo esserti trasferito.

In entrambi i casi, ci sono 5 trucchetti per fare una buona prima impressione. Anzi, per far sì che sia ottima! E io voglio che tu sia prontissimo e che li metta tutti in pratica per assicurarti il posto, guadagnandoti l’opportunità di dimostrare quanto vali come bartender.

Non tutti sono in grado presentare sé stessi al meglio, a volte per timidezza, altre perché si ha l’ansia da prestazione. Quindi la cosa fondamentale è innanzitutto che tu ti senta sicuro di te e delle tue abilità.

Ovviamente so che non basta dirti di essere sicuro di te perché tu non abbia nessuna paura. Ma devi sapere che la paura è una cosa sana e con questi 5 trucchetti sarai molto più a tuo agio e preparato per affrontarla.

I 5 Trucchi per Superare un Colloquio di Lavoro

 

1.

Cura il tuo aspetto. Sembra una banalità, ma è molto importante che oltre ad apparire curato e presentabile tu ti senta a tuo agio con i vestiti che indossi e anche, diciamocelo, abbastanza “fico”.
Non fa nessuna differenza che il colloquio sia dal vivo o online, è tutta una questione di sensazioni che senti e trasmetti a chi ti ascolta. E la stessa cura dovresti trasmetterla attraverso il Curriculum con cui ti presenti PRIMA di accedere ad un colloquio di lavoro, come spiego proprio nel Master sul Lavoro;

 

2.

Prima del colloquio studia il locale per cui ti sei candidato. Se ti trovi già all’estero, il mio consiglio spassionato è di andare a bere un cocktail e a guardarti un po’ intorno.
Studia la lista dei drink e preparati a fare complimenti su quello che bevi o su come lavorano i barman. Rispetto alla lista cocktail, puoi guardarla anche a distanza se il locale ha un sito web e capire da subito se il livello promette bene rispetto a ciò che stai cercando.
In questo modo, farai subito capire a chi ti deve assumere quanto ci tieni e soprattutto che il locale ti piace, visto che potrai raccontare di questo tuo approccio conoscitivo durante il colloquio. Viene da sé che, se il locale invece non ti piace più di tanto e i drink fanno pena, allora dovresti rivalutare l’idea di lavorarci, a meno che tu non abbia disperatamente bisogno di soldi e non abbia alternative migliori, per il momento;

 

3.

Fatti vedere proattivo e attento. Se sei stato al locale e hai notato qualcosa che non andava o qualcosa che si potrebbe migliorare, dillo. Avere delle idee è una cosa stupenda, soprattutto se possono far crescere il locale. Se riesci a usare questa carta, non dimenticarti di puntare l’attenzione su quanto la tua idea farebbe guadagnare più soldi all’azienda.
La cosa che interessa di più all’imprenditore è che aumentino i suoi introiti, ma capita spesso che chi gestisce il locale non sia così preparato o non si renda conto di alcune mancanze.
Certo, devi stare attento a come fai la critica, dev’essere posta nel modo giusto per non rischiare di offendere il tuo futuro capo..!
Ho notato che il martedì è la serata un po’ più fiacca che avete, forse perché fate molti eventi bellissimi nel week end ma non nel resto della settimana. Mi piacerebbe collaborare con voi per movimentare anche i giorni più scarichi come il martedì e avrei anche qualche idea”. Oppure “ho notato che la vostra drink list non contiene ricette uniche del locale, e io sarei disponibile a creare dei nuovi cocktail che diversifichino l’offerta rispetto ad altri locali, magari inserendo anche delle opzioni luxury con margini di guadagno molto elevati“. Chiaro il concetto? Ovviamente non fare promesse che non puoi mantenere, ma esponiti solo in base alle tue reali competenze. E se non senti di averne a sufficienza, allora significa che devi continuare a formarti e specializzarti come bartender, o magari come Bar Manager;

 

4.

Metti luce sulle cose che ti riescono meglio. Fai capire a chi ti sta esaminando quali sono i tuoi punti forti e che potrebbero essere sfruttati dal tuo datore di lavoro. Se sei molto bravo con i clienti, al punto che le persone che vengono per prendere 1 drink, finiscono sempre per ordinarne 3, DILLO.
Se sei il mago dei twist on classics e ami sperimentare con le ricette, fallo presente. Se sei esperto di etichette, proponiti come “seeker” cioè colui che studia e propone nuove bottiglie da mettere in bottigliera (e vendere alla clientela).
Il lavoro da barman non è solo stare al bancone, è passione ed è importante che tu faccia quello che ti riesce meglio, anche perché se sei felice, produrrai di più e il tuo capo ne sarà contento;

 

5.

Dimostra di sapere perfettamente quanto vali e quanto valgono le tue conoscenze. Evviva l’umiltà, ma a un certo punto arriverete a negoziare la paga e devi essere pronto a mostrarti più sicuro che mai.
La professionalità costa e tu dovrai essere molto bravo a ottenere esattamente la cifra che ti serve per vivere BENE nel paese in cui ti trovi. (A questo proposito ti lascio il link al videocorso sulla negoziazione collaborativa fatto dal mio socio Luca Malizia per Barman PR che sicuramente troverai utile).

Il concetto è che devi dimostrare al tuo futuro capo che sei un buon investimento e anzi, che sei l’unico che può fare perché non troverà mai una persona come te.

Non troverà mai un’altra persona disponibile, professionale, che ha voglia di crescere e far crescere il suo locale, che sa quanto vale e che ha addirittura attestati che lo dimostrano.

Credimi, se hai giocato bene le tue carte non ti lascerà scappare e quel posto sarà tuo, facilmente con uno stipendio più alto di quello che ti eri immaginato.

Un’altra cosa importantissima è rispondere bene alle domande che ti verranno fatte. Tra le più frequenti che vengono rivolte durante i colloqui di lavoro ci sono queste quattro – prendi appunti!

Le 4 domande più frequenti che vengono fatte durante i colloqui di lavoro:

 

1) Come mai vorresti lavorare qui?

A questa domanda devi rispondere in maniera intelligente, anche perché è chiaro che da un lato la risposta deve essere un complimento e dall’altro deve essere un’ulteriore occasione per dimostrare quanto sei attento e preparato. Quindi, la risposta giusta potrebbe essere una di queste:

  • Questo è proprio il tipo di locale che frequenterei come cliente e sarebbe bellissimo lavorarci;
  • Ho visto quello che fate come locale, il menù, le etichette che avete in bottigliera. Oltre a sentirmi in linea con tutto questo, sarei fiero di rappresentare un posto del genere;
  • Ho avuto modo di vedere il team lavorare e mi sembra un ambiente felice e sereno, il posto ideale in cui darmi da fare e crescere.

 

2) Quali sono le tue esperienze come bartender?

In questo caso potrebbe essere che tu sia ancora alle prime armi, quindi la cosa su cui puntare saranno le certificazioni in tuo possesso e i mesi di formazione ed allenamento che attestano le tue abilità. Se ancora non hai esperienze o ne hai poche, mostrati umile, ma anche volenteroso di imparare e di crescere.

Se invece hai già esperienza come bartender, è importante che tu faccia capire non solo il tempo che hai già passato dietro al bancone, ma anche il tipo di locali in cui hai lavorato. Darai alla persona che ti sta intervistando un quadro completo sul tipo di esperienza che hai.

Una cosa che non devi assolutamente dimenticarti di dire è il fatto che sei preparato ad affrontare anche alti flussi di lavoro grazie alla tecnica appresa dello speed working che hai imparato durante il corso Professional Bartender. Questa è l’asso nella manica da giocarsi per sorprendere a impressionare il tuo futuro datore di lavoro se il locale ha dei ritmi elevati. Se invece l’alta miscelazione è il marchio di fabbrica di questo posto, allora potrai sfoderare gli studi nella Vintage e nella Molecular Mixology. Se la bottigliera la fa da padrona nel bar in cui stai cercando di farti assumere, dimostra di conoscerne la maggior parte delle etichette, avendoci già fatto “amicizia” durante i nostri corsi di Merceologia, e se c’è una macchina del caffé, non dimenticare di dire che hai seguito un programma teorico e soprattutto pratico sulla Caffetteria e la Latte Art.

 

3) Qual è la tua debolezza come bartender?

Ad un certo punto, chi ti sta facendo il colloquio si chiederà se sei vero o finto e cercherà di metterti alla prova capendo quali sono le tue debolezze o se c’è qualcosa che non sai fare.

In questo caso è importante che tu sia sincero, non propinargli quelle risposte ridicole tipo “sono troppo preciso” o “lavoro instancabilmente e questo a volte è un problema”.

Se c’è qualcosa non ti piace molto o che ancora non sai fare così bene, dillo chiaramente. La sincerità è sempre apprezzata. L’importante è mostrarsi propositivo e pronto a lavorare sodo!

Ad esempio, se non hai buona memoria e tendi a dimenticarti le ricette dei cocktail meno famosi, dirai che stai ancora memorizzando al meglio tutti i drink, ma che studierai e imparerai alla perfezione il menu del locale per essere autonomo fin da subito.

Chiaro?

 

4) Perché dovrei scegliere proprio te?

Questa è la domanda più importante che può capitarti durante un colloquio. Stavolta non si tratta più della tua scelta e delle tue esigenze, ma di cosa puoi fare tu per il team in cui vorresti entrare.

E’ vitale, ai fini dell’assunzione, che la risposta non sia banale.

Frasi del tipo “perché penso di esserne all’altezza” potrebbero farti perdere molti punti agli occhi dell’intervistatore, perché ti vedrebbe come il classico tipo “né carne, né pesce”.

Molto meglio un sincero “non lo so, ci sono sicuramente molti altri candidati con curriculum migliori del mio per questo posto, ma forse nessuno di loro ha la mia stessa voglia di imparare da voi, far parte di questa squadra e aiutarla a diventare il miglior locale della città/regione/nazione”.

L’importante, durante un colloquio di lavoro, è mostrarsi sicuri, ma anche onesti e pronti a dare il massimo.

Vuoi avere altre dritte su come affrontare e superare un colloquio di lavoro online o dal vivo? Allora non perderti questo video che ho registrato personalmente!

GUARDA IL VIDEO
Ovviamente tutte queste regole valgono anche per un colloquio in Italia, ma non pensi che sia arrivato il momento di misurarti e metterti alla prova in un altro paese con molte opportunità in più?

“Crescere e aiutare gli altri a crescere, sempre.”

Ilias Contreas

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