Barman Famosi: Chi è il miglior barman italiano?

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Francesco Cione

Se hai fatto un corso barman oppure sei rimasto affascinato dal mondo della miscelazione allora è molto probabile che, almeno una volta, hai avuto questo sogno. Un sogno che anche tanti altri barman desiderano trasformare in realtà.

Questo desiderio che hanno in comune tutti i bartender appassionati del mondo dei cocktail e dei distillati è il seguente: diventare il miglior barman italiano ed entrare nell’olimpo dei barman famosi.

E c’è anche chi pensa in grande per diventare il miglior barman del mondo.


Come diventare un barman famoso in tutto il mondo?

Come si fa a diventare uno dei barman italiani famosi nel mondo? Quali sono i segreti e i suggerimenti dei bartender di fama internazionale che sono riusciti a raggiungere il loro sogno?

Un barman italiano può davvero affermarsi nello scenario super competitivo dell’Europa e del Mondo? Di quest’ultima domanda possiamo già anticipare la risposta… ed è si!


Chi sono i barman italiani più famosi

L’Italia può vantare una profonda tradizione nella produzione e miscelazione di alcolici. Non è certo un caso che il barman più famoso al mondo sia proprio un italiano!

Di chi stiamo parlando? Del maestro Salvatore Calabrese, colui che ha preparato e servito cocktail alla Regina d’Inghilterra, al cantante dei Rolling Stones Mick Jagger e a tante altre celebrità di fama internazionale.

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Salvatore Calabrese

Oltre ad essere considerato un pioniere della miscelazione al pari dello statunitense Jerry Thomas, Salvatore Calabrese è il creatore della Liquid History: ingredienti d’epoca per la preparazione di cocktail d’epoca. Inoltre ha anche firmato una linea completa di attrezzatura barman vintage che puoi trovare cliccando qui.

Ma gli italiani di fama internazionale non sono certo finiti. Tra i 6 finalisti della Wordclass 2015 (la più grande competizione tra bartender organizzata dal colosso Diageo) troviamo Francesco Cione, bar manager di un importante locale di Milano.

Il giovane e talentuoso Francesco (nella prima foto in alto), oltre ad essersi ispirato al già citato Salvatore Calabrese, rivela di aver sempre preso spunto dai grandi del passato e del presente: come ad esempio dal barman italiano Peter Dorelli, soprannominato “The Legend” (tra i personaggi celebri a cui ha preparato i cocktail ci sono Harrison Ford, Sophia Loren, Frank Sinatra, Maria Callas e tanti altri).

Comunque anche Roma, e non solo Milano, può vantare barman famosi in tutto il mondo.

Matteo ‘Zed’ Zamberlan ha iniziato dal basso, lavorando in alcuni locali di Roma fino ad arrivare al High Five di Tokio, posizionato sul podio dei locali più belli del mondo (3° in classifica). Il suo segreto è la passione che mette nella preparazione di ogni singolo cocktail che serve alla sua clientela.

Abbiamo avuto l’onore di ospitarlo recentemente nella nostra scuola di barman per un Master d’approfondimento. Attualmente continua a viaggiare, alla ricerca di nuovi cocktail ed innovazioni.

Altro italiano a lavorare in uno dei migliori bar al mondo (e precisamente nel n°2 in classifica) è Luca Cinalli, bar manager del NightJar di Londra.

Luca Cinalli

Come avrai capito, è sicuramente molto difficile individuare il miglior barman italiano in un panorama così ricco di personaggi importanti.

Quello che possiamo dire con certezza è che la professionalità dei nostri bartender è molto apprezzata nel mondo ed è per questo che possiamo vantare numerosi barman italiani famosi.


Qual è il segreto del loro successo?

Il segreto di questi grandi barman, che va oltre i singoli consigli individuali, è semplice ma non per questo da sottovalutare.

Tutti i grandi barman del presente e del passato hanno in comune una cosa:

La costante voglia di formarsi, innovare e non smetter mai di imparare

E tu? Ti stai formando per raggiungere il tuo sogno e diventare uno dei barman famosi in Italia e, perché no, nel mondo?

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Voglio lasciarti con una domanda:

Secondo te, chi è il miglior barman d’Italia? Scrivilo nei commenti e condividi la tua opinione!

 

Commenti

  1. Gabriele Milo ha detto:

    Tutti i barman sono bravi perche hanno lavorato con dei grandi professionisti del mescelare poi ognuno ha la sua classe in bocca al lupo a tutti saluti

    1. Ilias Contreas ha detto:

      Qualcuno è diventato “bravino” anche imparando da degli ottimi maestri senza necessariamente averci lavorato insieme. Ciao Gabriele! 🙂

  2. Lino ha detto:

    Credo che famoso non significhi per forza bravo, ci sono barman incredibili come Antonio Parlapiano, Daniele Abrugia o Patrick Pistolesi che sono meno famosi di un Bruno Vanzan o di molti citati qui sopra ma che a livello di bravura e conoscenze sono di un altro pianeta.

    1. Ilias Contreas ha detto:

      Sono perfettamente d’accordo con te. Non sempre il fatto di essere noti coincide con il proprio livello di bravura ed è sempre importante scindere i due aspetti nel valutare la professionalità di un collega.

  3. Alberto ha detto:

    Infatti bisogna scindere da noto a bravo. Inoltre molti barman che sono delle leggende, oggi sono usciti fuori dal bancone e fanno imprenditoria, hanno locali e lavorano nella distribuzione. Lino ha scritto ad esempio Pistolesi o Daniele Abrugia che è difficilissimo trovare dietro ad un bancone ma possono insegnare ancora tanto ai famosi citati qui sopra. La verità è che dovrebbero creare una guida come per i chef.

    1. Ilias Contreas ha detto:

      Ciao Alberto! In realtà noi abbiamo già pensato ad un percorso per passare “dal bancone alla scrivania” che si chiama Bar University – e che i nostri studenti apprezzano moltissimo per arrivare preparati sotto tutti i punti di vista all’apertura e alla gestione dei loro locali. Se ti interessa, qui puoi dare un’occhiata per capire come l’abbiamo strutturata: https://www.corsiperbarman.it/corsi/bar-universita/ 😉

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