Lavorare a Londra come Bar Manager: la storia di Marco Miniello

Lavorare a Londra come Bar Manager

Lavorare a Londra come Bar Manager

La storia di Marco Miniello

Se vuoi lavorare a Londra come Bar Manager, non puoi perderti la storia che sto per raccontarti.

Ogni viaggio inizia con un primo passo, e per Marco Miniello, quel passo è stato quello di iscriversi ai corsi di MIXOLOGY Academy e poi lasciare la sua città natale, Roma, per trasferirsi a Londra.

Oggi, condividerò con voi la sua particolare storia: un racconto di coraggio, determinazione e successo.

Ma prima di approfondire la sua avventura di Bar Manager a Londra, conosciamo un po’ meglio Marco.

Chi è Marco e perché ha lasciato l’Italia per lavorare come Bar Manager

Marco ha sempre vissuto a Roma, fino all’età di 30 anni.

Dopo aver terminato il liceo scientifico, ha avuto l’opportunità di lavorare nella vendita all’ingrosso di accumulatori energetici, con un’azienda di vendita e rappresentanza che gestiva l’intera regione del Lazio.

Ma Roma, per quanto amata, ha iniziato a stargli stretta.

Marco si è trovato a confrontarsi con un partner d’affari alquanto ingombrante: lo Stato italiano.

Nel momento del bisogno, invece di offrire sostegno, questo “business partner” ha finito per diventare un ostacolo sul suo cammino.

Un’esperienza che ha incrinato il suo rapporto con la patria fino a spingerlo a cercare altrove le opportunità che l’Italia non riusciva a offrirgli.

Come si è avvicinato al mondo del Bartenting

Quando ha capito che il futuro riservatogli dal lavoro di rivenditore e dal suo paese non era quello che desiderava per sé stesso ha preso una delle decisioni più difficili della sua vita: lasciare l’Italia.

Non una decisione affrettata, ma frutto di un processo di riflessione che lo ha portato a valutare pro e contro.

Prima di partire, ha deciso di formarsi come Bartender seguendo i corsi di MIXOLOGY Academy, una scelta che gli ha permesso di avere le competenze per trovare lavoro più velocemente e per non essere sfruttato.

Ho chiesto a Marco come mai avesse deciso proprio di avvicinarsi al mondo del bartending e mi ha detto che in realtà aveva deciso di approcciare questo settore perché era rimasto affascinato e incuriosito da questo mondo vedendo i barman a lavoro quando usciva, e voleva imparare.

Il sogno di aprire un proprio cocktail bar

Una volta terminata la formazione in MIXOLOGY Academy, Marco ha subito iniziato a fare qualche serata nelle varie discoteche del litorale romano.

In quel momento, gli bastava questo per mettere in pratica ciò che aveva appreso e soprattutto perché non avendo ancora lasciato l’altro lavoro non aveva bisogno di un impiego da Bartender a tempo pieno.

Ho chiesto a Marco di raccontarmi del suo primo approccio lavorativo nel settore Bartending, e quello che mi ha detto è incredibile:

“mi sono reso conto che nonostante io non avessi mai lavorato dietro al bancone, dopo aver frequentato i corsi in accademia, non avevo nulla da invidiare a chi lo faceva già da anni. La soddisfazione di vedere come potevo organizzare il mio bar top a differenza degli altri, ero molto più organizzato e pulito.”

Da queste competenze acquisite e dalla sicurezza ricevuta dalle esperienze durante la stagione estiva, in Marco si è insinuato un grande sogno: aprire un proprio locale e lavorare come bar manager.

Così dopo anni di attività in Italia, ha deciso di chiudere la sua azienda e di  inseguire il sogno di aprire il suo cocktail bar.

“Sentivo però la necessità di provare qualche altra esperienza significativa prima, per cercare di ridurre al minimo le possibilità di fallimento” 

E così era arrivato il momento di mettere in pratica quella difficile decisione presa in precedenza: lasciare l’Italia e andare all’estero.

La meta scelta non poteva che essere Londra, un luogo che prometteva innumerevoli opportunità nel settore del bartending.

Non solo, Londra era anche una città in cui Marco aveva già delle conoscenze, un dettaglio non da poco quando si decide di stravolgere la propria vita.

La vita a Londra come Bartender

Arrivato a Londra, Marco si è subito messo all’opera.

È riuscito, in poco tempo, a conquistare la posizione e lavorare come bar manager a Londra, presso uno dei bar più rinomati della città: il BE AT ONE, nel cuore pulsante della capitale britannica.

“Loro ovviamente avevano i loro corsi di formazione interni, ma io ho imparato molto più in fretta degli altri perché molte cose le sapevo già grazie alla MIXOLOGY Academy”.

La sua giornata non era più solamente scandita dal classico orario 9-18, ma diventava un mix di momenti intensi, in cui la preparazione dei cocktail andava a braccetto con la gestione degli ospiti e la creazione di un’atmosfera unica.

Cambiare città, nazione, lingua, non è mai facile. 

Il mio inglese era molto basic all’inizio e soprattutto non collegato al lavoro all’interno di un locale. Ho imparato con il tempo, ma è stato faticoso e forse avrei dovuto prepararmi anche su questo aspetto, prima di partire

 

A questo proposito, consapevoli dell’importanza di conoscere l’inglese, noi di MIXOLOGY Academy da un po’ di tempo collaboriamo con Shake Your English, un’azienda di formazione che insegna la lingua inglese specificatamente per i bartender.

 

Un corso che abbiamo pensato di strutturare in maniera diversa rispetto ai classici corsi di lingua in cui ci si annoia e si apprendono spesso cose poco utili.

Nei corsi di Shake Your English infatti, non ci sono infinite lezioni di grammatica, ma un sacco di pratica e simulazioni, perché il corso si svolge proprio all’interno di un cocktail bar.

Ti lascio qui il link se vuoi approfondire: Shake Your English.

Lavorare a Londra come Barman o Bar Manager

Londra è una città che accoglie al suo interno un numero incredibile di culture e nazionalità, il che ha reso l’adattamento di Marco molto più semplice.

Per quanto riguarda il visto, Marco è arrivato in UK in un momento in cui le restrizioni erano meno severe, perché non era arrivata l’ormai famosa Brexit.

Nel confronto tra l’Italia e la Gran Bretagna, Marco ha riscontrato delle sostanziali differenze a livello lavorativo:

  • L’assenza di lavoro in nero
  • La puntualità nei pagamenti
  • Una maggiore trasparenza nelle dinamiche lavorative
  • Un contesto dove la meritocrazia non è solo una parola vuota

Nonostante il successo e la soddisfazione che Marco ha trovato a Londra, l’Italia naturalmente rimane nel suo cuore.

Ammette di sentire la mancanza del clima italiano e degli affetti lasciati a casa, per questo ha intenzione di portare a casa le lezioni apprese a Londra e di contribuire a fare la differenza nel suo paese.

Qualche consiglio per chi vuole lavorare a Londra come Bar Manager

Infine, Marco ha un consiglio per chiunque desideri seguire le sue orme:

Se non vi piace più stare in Italia per alcuni motivi, vi consiglio di provare qualche altra città, come Londra. Vivere in una cultura diversa può aprire nuove strade e offrire nuovi punti di vista.

È evidente che la storia di Marco Miniello è un inno al coraggio e alla perseveranza. 

È la dimostrazione che, a volte, per realizzare i propri sogni è necessario lasciare la propria comfort zone e avventurarsi in nuove realtà.

Ti lascio qui il link al video dell’intervista fatta a Marco, così da potertela guardare e ascoltare per intero, e chissà che la sua esperienza non ti invogli a partire (e magari riuscire a lavorare come bar manager a Londra)!

GUARDA IL VIDEO

“Crescere e aiutare gli altri a crescere, sempre.”

Ilias Contreas

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