Lavorare in Costa Rica come Barman

Costa Rica

Lavorare in Costa Rica come Barman

La prima volta che sono venuto in Costa Rica ero alla ricerca di qualcosa di diverso, o forse più semplicemente di me stesso.

Sentivo il bisogno di staccare la spina da una quotidianità che negli ultimi tempi era diventata stressante e l'idea di rifugiarmi in un paradiso tropicale tra spiagge, palme e natura selvaggia, non mi era sembrata una cattiva idea.

Tra tante possibili mete ho scelto proprio il Costa Rica perché un mio amico me ne aveva parlato benissimo tanti anni prima, raccontandomi della sua vita fatta di surf per 6 mesi e altri 6 mesi di lavoro in Italia, e di recente anche una mia amica (nonché allieva dell'Accademia) ci si era trasferita, pubblicando spesso delle foto che mi avevano stregato.

Tuttavia, devo ammettere che l'impatto con quello che ho trovato al mio arrivo non è stato dei migliori!

Passare da una grande città come Roma o Milano ad un villaggio nel bel mezzo di una giungla tropicale è un cambio davvero drastico. Cose che sei abituato a dare per scontate come la corrente elettrica e l'acqua lì non lo sono più, anche se negli ultimi anni i servizi sono migliorati moltissimo.

Lavorare in Costa Rica

Resta il fatto che ritrovarsi nel bel mezzo del "nulla", dove per nulla intendo foresta, animali e insetti di ogni tipo, per alcune persone può essere scioccante: ci sono quelli che scappano a gambe levate ed altri che si mettono alla prova e se ne innamorano, proprio come è successo al sottoscritto!

Ormai sono passati tanti anni da quella prima volta e oggi sono ufficialmente residente in questo paese, in cui vivo in pianta stabile dal Gennaio 2020, appena prima del Covid.

Due o tre volte a settimana vado a fare surf, lo sport nazionale per eccellenza insieme al calcio e al biking - per cui i "ticos", ovvero i locali, sono davvero degli invasati! - e nel weekend, quando cerco di lavorare di meno al computer per stare con la mia famiglia, posso godermi più spesso i tramonti, la spiaggia e la natura incredibile che offre il Costa Rica, dai suoi grandi vulcani fino alle spettacolari cascate di cui è pieno da nord a sud.

Lavorare in Costa Rica

Lavorare in Costa Rica

Partiamo da questo presupposto: in Costa Rica gli stranieri non possono essere assunti per lavorare, a meno che non aprano una sorta di partita iva locale e richiedano una residenza temporanea. O che diventino dei residenti veri e propri per altre vie consentite dalla legge.

Questo significa che per te, in quanto bartender, il modo più immediato per lavorare è di farlo in nero, anche perché da queste parti è una cosa normalissima per uno straniero. Con questo non voglio dire che sia giusto lavorare in nero, ma se sei alla ricerca di una stagione lontano dall'Italia, allora può essere un'opzione tutto sommato semplice ed efficace.

Lo stipendio medio di un barman in Costa Rica non è particolarmente elevato, a meno che non trovi posto in un grande Resort - in cui sarà molto, molto più difficile essere assunti in nero -, ma in compenso avrai diritto alla tua fetta di service charge, ossia una tassa del 10% pagata dai clienti per il servizio di barman e "saloneri" (camerieri).

Questo significa che se ti farai assumere (realisticamente in nero) in un locale che lavora molto e quindi macina un buon numero di clienti e consumazioni, allora, oltre allo stipendio e ad eventuali mance personali, potrai raccogliere anche un bonus mensile legato a questa sorta di premio che cresce proporzionalmente con gli incassi del locale stesso.

L'anno in Costa Rica si divide tra alta stagione (o stagione secca, da Dicembre ad Aprile) e bassa stagione (o stagione delle piogge, da Maggio a Novembre). Durante la stagione delle piogge in realtà non piove così tanto se non a Ottobre e Novembre, mentre tra Luglio e Agosto c'è un mese abbondante di "veranillo", la piccola estate, senza dubbio uno dei periodi più belli dell'anno. Ovviamente in alta stagione ci sono più opportunità di essere assunti in virtù del maggior numero di stranieri in vacanza, ma da quando è iniziato il Covid c'è da dire che il turismo nazionale è aumentato molto, rendendo meno netta la differenza tra alta e bassa stagione.

Per quanto il Costa Rica sia grande come la Sicilia, sono molte le zone in cui puoi scegliere di andare a vivere e lavorare, anche se quelle più adatte ad un barman sono senza dubbio le regioni costiere in cui non mancano i locali sulla spiaggia attivi dalla mattina fino a sera.

Le località più interessanti per te possono essere Puerto Viejo sulla costa orientale, che si affaccia sull'Oceano Atlantico, oppure dall'altro lato le varie Playa del Coco, Conchal, Tamarindo, Avellanas, Nosara, Samara e Santa Teresa, tutte bagnate dall'Oceano Pacifico. Queste sono tutte zone in cui non ci sono solo molti turisti, ma anche delle grandi comunità di stranieri residenti che gestiscono la maggior parte delle attività ristorative, motivo per cui è più facile che ti assumano anche se non hai le credenziali burocratiche per poterlo fare legalmente.

Direi che a questo punto hai solo l'imbarazzo della scelta! :)

Tieni presente che come "turista" potrai restare nel paese per un massimo di 90 giorni consecutivi, dopodiché dovrai necessariamente attraversare il confine per via aerea, marittima o terrestre, anche fosse solo per 5 minuti, così da timbrare il passaporto e riazzerare il conteggio. Dal 1° Giugno 2021 dovrebbero riaprire le frontiere di terra con Nicaragua e Panama rendendo il visa run, come lo chiamano da queste parti, molto più semplice.

COSA è CAMBIATO CON IL COVID?

Diversamente da come è accaduto in Italia, a parte una chiusura iniziale quando ancora non si sapeva bene con che cosa avessimo a che fare, il Governo del Costa Rica ha semplicemente limitato gli affollamenti di persone attraverso la riduzione della capacità dei locali.

E' consentito l'ingresso per via aerea, terrestre e marittima ai viaggiatori di tutti i paesi del mondo. Non sono richiesti né tampone né isolamento fiduciario all'ingresso nel Paese.

Qui la vita non è mai cambiata più di tanto dall'inizio della pandemia e abbiamo sempre tenuto alto il motto di questo paese "pura vida" (pura vita).

Non è un caso che oltre un quarto del territorio nazionale sia area protetta e che poco meno del 100% dell'energia elettrica consumata derivi da fonti rinnovabili (e quindi pulite). Così come non è un caso che, almeno finora, l'emergenza sanitaria sia stata gestita in modo così diverso rispetto all'Italia e ad altri paesi dell'Europa.

Ti interesserà sapere che il Costa Rica è stata una delle prime mete turistiche a riaprire le proprie frontiere aeree a tutti i paesi del mondo (Novembre 2020) senza nemmeno il bisogno di fare alcun tampone/Test PCR o rapido, né di fare quarantena all'arrivo.

Questo significa che CHIUNQUE, indistintamente dal proprio stato di salute, può entrare in Costa Rica e svolgere la vita sociale in maniera del tutto normale.

Dal 1° Aprile 2022, i locali - per i quali non è mai stato necessario alcun Green Pass o similare - sono tornati al 100% della capacità di affollamento (prima potevano lavorare al 50%) e non hanno più nemmeno le restrizioni di orario notturno che ne hanno caratterizzato l'attività nei mesi precedenti.

Crescere a aiutare gli altri a crescere, sempre.

Ilias Contreas

Cofondatore della MIXOLOGY Academy

PS. Se pensi il Costa Rica non sia il posto più adatto a te in questo momento, allora dai un'occhiata agli altri paesi presenti nella nostra Guida Interattiva sul Lavoro per Barman all'estero


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