Anche l’occhio vuole la sua parte

Anche l'occhio vuole la sua parte
Anche l'occhio vuole la sua parte

Nella foto la Barlady Camille Vidal, ex Brand Ambassador di St. Germain

Anche l’occhio vuole la sua parte

La comunicazione è fatta di due grandi famiglie.

La prima è quella verbale in cui le parole indicano in maniera esplicita un messaggio.

La seconda invece è la comunicazione NON verbale composta da tanti, tantissimi indizi che in un modo o nell’altro mandano un messaggio implicito.

Quando un cliente si avvicina al bancone per chiederti un drink, ovviamente ci stiamo riferendo a un caso di comunicazione verbale:

Mi puoi fare uno… Spritz?

È un suggerimento più che esplicito di ciò che desidera.

Tuttavia, ci sono molti altri dettagli non verbali che potrebbero andare ad arricchire una semplice frase come quella dell’esempio qui sopra.

Immagina che questa persona abbia la pelle un po’ lucida per il sudore. Ormai siamo in piena Estate e sarebbe una cosa del tutto normale, ma facendo finta che siano già passate le 9 di sera – non esattamente l’orario ideale per un aperitivo come lo Spritz – potresti fare una controproposta del tipo:

“Visto che stasera fa un caldo boia, che ne diresti se ti preparassi qualcosa di più fresco e dissetante, tipo un CocktailPincoPallino?!”

99 volte su 100 ti risponderà di sì perché la verità è che le persone non sanno veramente cosa desiderano e tu, se sarai stato un bravo bartender fedele alla causa del proprio locale, al posto dello Spritz avrai venduto un cocktail che sarà sì più dissetante, ma magari anche un pochino più costoso! 😉

Per chi sta dietro al bancone notare certi dettagli fa parte del mestiere ed è una cosa che mano a mano che andrai avanti nella tua carriera ti verrà in maniera sempre più naturale.

Dall’altro lato, se al cliente avrai preparato un Cocktail servito in un bel bicchiere con una decorazione elaborata, allora vedrai che non si porrà nemmeno il problema di averlo pagato 2-3€ in più dello Spritz. Se invece il Cocktail glielo presenti in un bicchiere di plastica con una tristissima fettina di limone buttata dentro, allora preparati ad avere qualche problema perché potrebbe incazzarsi un po’.

Anche se gli ingredienti sono sempre gli stessi e il tuo cocktail è 10 volte più buono del miglior Spritz mai servito sulla faccia della Terra, l’occhio vuole la sua parte e un bicchiere di plastica con fettina di limone annessa implicitamente comunicano scarsa attenzione e poca qualità, facendo presumere che il drink sia “cattivo”.

La comunicazione non verbale può essere un’ottima alleata in molte situazioni, ma se non fai attenzione ti si può anche rivoltare contro! Come Bartender il tuo compito è di far sì che ogni cocktail che misceli faccia sognare i tuoi clienti prima mentre lo prepari, poi quando lo servi e, ancora, mentre viene bevuto.

Come?

Ovviamente sfruttanto l’aspetto visivo, in primo luogo.

Se non sei il Bar Manager magari non avrai il potere di far comprare al tuo locale dei bicchieri da paura come quelli che vende il nostro partner PRO BAR, ma puoi sempre metterci del tuo preparando delle belle decorazioni per i cocktail che servi al bancone.

Cocktail decorazione semplice

Il più delle volte basta una decorazione molto semplice per trasformare un semplice drink in una pozione affascinante e desiderabile dai tuoi ospiti, e il bello è che ci sono delle tecniche che ti permettono di riciclare in modo esteticamente molto gradevole della frutta e verdura che altrimenti sarebbero stati buttati nel cestino come avanzi.

Rispetto ai primi tipi di fruit carving che proponevamo in Accademia molti anni fa, ci siamo resi conto di quanto fosse importante rendere ogni decorazione facile e veloce da realizzare, ma soprattutto economica oltre che semplicemente “bella”, motivo per cui abbiamo aggiornato il nostro programma didattico dando vita ad un corso di Intaglio Frutta e Verdura da decorazione per Cocktail (Fruit Carving, per l’appunto) che ogni nostro studente attento al proprio lavoro dovrebbe seguire.

Certo, negli anni a forza di rubare con gli occhi dai bartender più esperti di te e allenarti nei momenti morti riuscirai a imparare diverse decorazioni carine, ma nel frattempo quanti clienti avranno storto un po’ il naso nel vedere i tuoi cocktail rispetto a quelli dei tuoi colleghi??

E quanto avrai speso in termini di tempo ed euro (non tuoi) per ognuna di quelle composizioni?

Sarai stato davvero in grado di non incidere sul cost analysis dei tuoi cocktail evitando di far spendere al locale più di quanto incassa?

Ci sono dei frutti che a seconda della stagione e del fornitore possono pesare da soli per diversi euro, per cui stai molto attento a ciò che fai se non hai intenzione di giocarti la carriera..!

Ecco è importantissimo diventare quel professionista che oltre a fare ottimi cocktail, sa anche fare il cost Analysis di quello che prepara e magari anche preparare un intero menù da solo.

Immagine quanto andrebbe più veloce la tua carriera se avessi questa competenza.

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