Quella Volta in cui mi sono Giocato l’Incasso del Locale

Italia Brasile
Italia Brasile

Quella volta in cui mi sono giocato l’incasso del locale

Quella Volta in cui mi sono Giocato l’Incasso del Locale

 
Alle volte si dice “a mali estremi, estremi rimedi”. Ed effettivamente in quel periodo le cose andavano più che male. Malissimo.
 
Io e il mio socio Luca avevamo fatto tutto quello che ci aveva suggerito la logica per rendere il nostro cocktail bar accattivante.
 
  • Eravamo a Trastevere, una zona in cui ci sono molti locali che attirano romani e turisti a ogni ora del giorno e della sera.
  • Il nostro cocktail bar era bello ed accogliente, e chiunque entrava ci faceva i complimenti e scattava foto.
  • I drink erano ottimi, tant’è che chi consumava spesso faceva anche il secondo giro e tornava a trovarci.
  • I prezzi erano in linea con il mercato e nessuno si lamentava che costassero troppo.
  • Lo staff era gentile e i clienti entravano subito in confidenza, chiamando ognuno di noi per nome già dopo pochi minuti.
 
Apparentemente non c’erano difetti guardando il locale da fuori, ma i numeri non giravano abbastanza per sostenere tutta la baracca.
 
Eravamo destinati a fallire, e quando pensi di aver fatto tutto il possibile per far andare bene le cose ma i risultati non arrivano, ti prende il panico.
 
Non sai cosa fare, vai in affanno e smetti di ragionare.
 
Ti sarà capitato di arrabbiarti per qualcosa e perdere il controllo, per poi mandare a quel paese – ingiustamente – una persona a cui vuoi bene, salvo poi scusarti una volta che hai ritrovato la calma.
 
Il panico ha un effetto simile, ma con l’aggiunta di paura. Un senso di terrore che ti fa pompare il sangue a mille e ti blocca allo stesso tempo, senza lasciarti sfogare tutta quella tensione.
 
Aver investito i propri risparmi e mesi (se non anni) della propria vita in qualcosa che sta fallendo, è una delle sensazioni peggiori che si possono provare.
 
Credo che non augurerei una cosa simile a nessuno, nemmeno al mio peggior nemico.
Come barman pensavo di essere bravo e mi ritenevo una persona sveglia, ma ho dovuto imparare che aprire e gestire un locale è tutta un’altra storia in cui intervengono migliaia di varianti che non puoi ignorare.
 
All’inizio pensi di avere tutto sotto controllo e l’entusiasmo ti dà il coraggio di investire tutti i soldi che hai e prendere decisioni come se fossi un grande manager, ma quando arriva il momento di raccogliere i frutti del tuo lavoro imprenditoriale e non c’è niente di niente se non debiti, allora il “mood” cambia completamente.
 
Dal campione del mondo che ti sentivi il giorno dell’inaugurazione passi ad essere l’ultimo degli sfigati sulla Terra.
 
In tanti con i locali ci fanno i soldi, ma tu sei ad 1 mese dal fallimento con una valanga di debiti che si accumulano ogni giorno.
 
Non è esattamente un bel quadro da dipingere, non trovi?
 
Ecco, questo era lo stato d’animo in cui mi sono ritrovato quando io e Luca abbiamo deciso di giocarci l’incasso del weekend su una partita di calcio.
 
Ogni tanto per divertimento facevamo qualche scommessa qua e là con la segreta ambizione di farlo diventare un modo di fare soldi, ma la verità è che giocare d’azzardo rinvigoriva la nostra speranza di cambiare la nostra condizione.
 
Non volevamo accettare di dover andare avanti un giorno alla volta. Non volevamo accontentarci di sopravvivere, né tanto meno avremmo potuto sopportare di lasciare che la nostra attività fallisse.
 
Ancora ricordo quelle parole:

 

Tanto, peggio di così cosa vuoi che succeda?!? Se va male saremo comunque indebitati.
 
Avevamo appena ricevuto una bolletta da oltre 1000€, non ricordo se si trattava della luce o della nettezza urbana, e quella sera c’era una partita di Confederation’s Cup:
 

Italia Vs Brasile.

 
Il Brasile era dato favorito, ma la quota era piuttosto appetitosa visto che l’Italia era ancora campione del mondo in carica, così non ci abbiamo pensato più di tanto e abbiamo scommesso sui verdeoro.
 
Se fosse andata male avremmo bruciato un weekend di incassi, ma se il Brasile avesse vinto avremmo messo a posto quella mega bolletta e saremmo tornati a respirare un pochino.
 
E’ inutile che ti racconti il patema d’animo con cui abbiamo seguito la partita – mentre eravamo nel nostro locale semivuoto, tanto per cambiare.
 
Tra pali, miracoli di Buffon e occasioni mancate avrò perso almeno un paio di chili quella sera, fino all’agognato triplice fischio: Brasile 3 – 0 Italia.
 
Quella scommessa vinta, oltre ad averci aiutati in maniera pratica, ci ha fatto ragionare su noi stessi e su quello che stavamo facendo.
 
Eravamo talmente disperati da essere disposti a peggiorare la nostra condizione, che proprio bella non era.
 

Ci siamo resi conto, ancora di più, che se determinate azioni non portano il risultato sperato… Semplicemente devi cambiare le azioni che fai.

A distanza di oltre 10 anni da quell’episodio vorrei sinceramente che né tu, né qualsiasi altro allievo dell’Accademia si trovi mai in una situazione tanto disperata come quella che ho vissuto io.
 
Mi ritengo fortunato ad essere scampato a tanti ostacoli, ma la vita mi ha insegnato a capire come risolvere i problemi e vorrei che anche tu potessi beneficiare di tutta questa esperienza.
 
Magari sei una persona molto più sveglia e predisposta di me o del mio socio a fare l’Imprenditore, ma anche in quel caso pensi veramente che ti farebbe male scoprire quali sono i 3 errori principali che le persone commettono quando aprono un loro locale?
 
Direi proprio di no.
Non sarà facile aprire un locale nemmeno dopo aver partecipato a questo corso e sappiamo entrambi che servirà tutto il tuo impegno, ma seguendo le strategie di cui parleremo al prossimo evento START UP BAR so che ce la puoi fare, e che farai molte meno cavolate di quelle che abbiamo fatto io e Luca ai nostri tempi.
 
Ce l’ho fatta io che non sono stato esattamente un genio quando ho affrontato certe situazioni, quindi perché non dovresti riuscirci tu sfruttando tutta l’esperienza che io e il mio socio abbiamo maturato con quel locale e tutte le altre attività che sono seguite dopo tra cui la stessa MIXOLOGY Academy?
 
Tutto quello che devi fare per partecipare è cliccare sul link qui sotto e compilare il modulo di contatto in fondo alla pagina che ti si aprirà.
 
 
Se hai in mente di aprirti un locale, presto o tardi, spero davvero che avrai la saggezza di ascoltare cosa abbiamo da dirti.
 
Crescere e aiutare gli atri a crescere, sempre.
 
 
Ilias Contreas

Fondatore di MIXOLOGY Academy


Commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

VUOI FORMARTI PER DIVENTARE UN BARTENDER DI SUCCESSO?

RICHIEDI INFORMAZIONI PER I NOSTRI CORSI

CONTATTA UNA TUTOR